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La tavola si ispira alla mitologica figura di San Sebastiano dipinta da Andrea Mantegna. La figura del santo, simbolo di ribellione, forza di volontà, bellezza e sacrificio qui si fonde con altri simboli mistici provenienti da altre culture come la mano di Fatima simbolo di libertà e di fede per i musulmani e i teschi messicani, che con i loro variopinti colori rappresentano l’unione fra la vita e la morte. L’allegoria della grafica vuole rappresentare la fermezza di un guerriero di pace che, nonostante la sua diversità, non se ne vergogna al punto da immolarsi come un eroe sul patibolo del giudizio altrui per difendere ciò in cui crede.
La tavola si ispira alla mitologica figura di San Sebastiano dipinta da Andrea Mantegna. La figura del santo, simbolo di ribellione, forza di volontà, bellezza e sacrificio qui si fonde con altri simboli mistici provenienti da altre culture come la mano di Fatima simbolo di libertà e di fede per i musulmani e i teschi messicani, che con i loro variopinti colori rappresentano l’unione fra la vita e la morte. L’allegoria della grafica vuole rappresentare la fermezza di un guerriero di pace che, nonostante la sua diversità, non se ne vergogna al punto da immolarsi come un eroe sul patibolo del giudizio altrui per difendere ciò in cui crede.